Gli anziani disabili e la giungla delle Forniture Ortoprotesiche

Considerato che le società di assicurazioni stimano le aspettative di vita in 85/86 anni per le Femmine e in circa 82/84 quella dei Maschi. Medie ineccepibili sotto l’aspetto squisitamente statistico/matematico, ma se si considera che si esclude dalla statistica tutte le morti per infarto e tutti i decessi causate dai tumori e da altre cause, né emerge una situazione di tutt’altra natura, vale a dire che i sopravvissuti (3 Milioni circa ) hanno ottime possibilità di raggiungere o sfiorare il tetto dei cent’anni. Questa categoria sarà oggetto di trattazione della nostra analisi.

Con l’avanzare dell’età si va incontro a quelle che sono definite malattie sistemiche le più conosciute il diabete Mellito, Dementa senile, Alzheimer, decadimento fisico e cognitivo.

Soggetti questi che per continuare il loro percorso di vita devono ricorrere ad ausili ortoprotesici, da quelli più banali a quelli molto impegnativi che richiedono (tutti), per la loro applicazione impegno e professionalità. Il Servizio Sanitario Nazionale da parte sua con leggi e regolamenti appropriati regolamenta tutta la materia attualmente con il Decreto ministeriale 332/1999. Esso è costituito da 3 allegati.

  • Allegato uno che codifica i dispositivi su misura ( ad personam )
  • Allegato 2 che codifica i dispositivi costruiti in serie
  • Allegato 3 codifica i dispositivi direttamente acquistati dal S.S.N.

Fatta questa debita ed opportuna premessa, cerchiamo di capire qual è l’iter per poter addivenire all’ottenimento di un dispositivo ortoprotesico con spesa a carico del S.S.N.

Il richiedente deve recarsi dal proprio Medico di base e richiedere una visita specialistica, ottenuta la su detta deve recarsi presso gli ambulatori della A.S.L e prenotare la visita specialistica ORTOPEDICA O FISIATRICA (tempo di attesa 60gg circa) lo specialista accertata la reale necessità, redige la prescrizione indicando in essa (spesso in modo approssimativo ) il tipo di dispositivo Ortoprotesico.
da questo punto in poi inizia una vera e propria odissea per il poveretto che ha pensato di richiedere il dispositivo ortoprotesico alla A.S.L.
i funzionari delle A.S.L. (fenomeni) hanno pensato di distinguere i 3 grandi gruppi i dispositivi in questione:  

  1. Molto personalizzati e quindi costruiti su misura
  2. Personalizzabili ma costruiti industrialmente
  3. Costruiti industrialmente che non necessitano di personalizzazione

Per questo 3° gruppo, si sono inventati (nel tentativo di risparmiare) l’acquisto attraverso GARE D’appalto, vale a dire che assegnano la distribuzione dei dispositivi ortoprotesici ad aziende non specializzate ma che hanno praticato il prezzo più basso.
Ovviamente il risultato almeno dal punto di vista dell’utente non è quello atteso, sia pur trattandosi di dispositivi standard essi richiedono, controlli ed adattamenti che solo personale ben qualificato riesce a garantire, senza contare che il risparmio è una vera chimera se si dovessero considerare tutti i costi indotti es: redazione del Capitolato, costi di magazzino, costi per la domiciliazione, costi della gestione delle pratiche ecc.
A conforto di quanto asseriamo, alcuni anni orsono una regione del NOD EST aveva commissionato uno studio ad una nota università sempre del nord il risultato che né era emerso era stato il seguente:  

  • Il 18% dei dispositivi ortoprotesici erogati attraverso le gare d’appalto non era conforme alle problematiche del richiedente
  • Un ulteriore 14% non erano mai stati utilizzati perché a fronte di questi non era stata fata l’opportuna istruzione all’uso.

quindi lo studio in conclusione evidenziava la non convenienza ad adottare quel tipo di prassi per soddisfare le esigenze di persone prevalentemente anziani, o molto anziani, spesso soli e impossibilitati ad accedere ed a seguire i complicati percorsi burocratici, al punto che sempre più frequentemente rinunciano a ciò di cui abbisognano e che forse renderebbe la loro esistenza un po' meno problematica.